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Nicola Valluzzi: Amministratore di voli, di terra e di strade

Nessun compiacimento a comunicare paura. Replica di Valluzzi

È di ieri una nota Ansa del Prefetto Gabrielli che riporto integralmente: prossimo anno mezza flotta aerea a terra. L'anno prossimo, se non interverranno modifiche alla legge di stabilità, avremo 14 canadair a disposizione rispetto ai 32 utilizzati negli ultimi anni.

Nessun compiacimento, dunque, a comunicare la paura nella rappresentazione “vera” delle difficoltà finanziarie ad organizzare un efficace piano neve da parte della Provincia di Potenza per il prossimo inverno. Né le dichiarazioni ufficiali espresse nel comitato operativo per la viabilità possono derubricarsi, semplicemente, a maldestro tentativo di mettere le mani avanti ora che splende ancora il sole per avere minori colpe quando cadrà la neve.

Il ragionamento sotteso alla comunicazione, per nulla estemporanea o sottilmente perfida, detiene un richiamo chiaro alla congiunta responsabilità di tutti gli altri attori istituzionali coinvolti, Governo, Regione Basilicata ed Anas, proprio quando siamo ancora in tempo per assicurare un servizio certo ed efficace che la Provincia “da sola” non può più garantire.

Per la verità identica rappresentazione delle difficoltà dell’Ente era già stata espressa precedentemente nel corso dell’estate e sin dalla prima riunione del comitato operativo per la viabilità convocata dalla Prefettura di Potenza. Tuttavia, la posizione assunta non ha per nulla interrotto l’azione avviata già dallo scorso settembre da parte dell’Ufficio Viabilità, rivolta a pianificare le attività del servizio neve per il prossimo inverno, sia procedendo con la manutenzione straordinaria dei mezzi spalaneve di proprietà dell’Ente sia pubblicando, anticipatamente, l’avviso di disponibilità per le imprese esterne che, unitamente al personale della Provincia, garantiscono, da sempre, le attività del piano per l’intera durata della stagione invernale.

Il Governo non è certamente responsabile delle future nevicate, può essere, però, il principale corresponsabile dei disagi che potrebbero subire i cittadini.

Seppure nella consapevole e ridondante ripetizione della notizia, è necessario ribadire, anche in questa occasione, la somma dei tagli subiti dal bilancio della Provincia di Potenza, nel biennio 2011-2012 pari a 14,8 milioni di euro, cui dovranno aggiungersi gli ulteriori tagli, ancora per l’anno 2012, previsti da decreto sulla spending review in corso di definizione da parte de Ministero. La Provincia di Potenza risulta in assoluto tra le più penalizzate d’Italia così come può facilmente evincersi dallo studio effettuato dall’Ente, unico in Italia, sull’applicazione della spending review alla Province, pubblicato sulla home page del sito istituzionale, fondamentale per poter contestare e contrastare le prime ipotesi di taglio formulate dall’Upi che vedevano la nostra provincia colpita da ulteriori 8,4 Meuro di taglio.

Così come ritengo impossibile sottacere che, dallo scorso febbraio, Province e Comuni attendono invano dal dipartimento nazionale di Protezione Civile, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’assegnazione delle risorse promesse per far fronte a quella straordinaria emergenza neve e che, per tali ritardi, centinaia di imprese lucane attendono da quella data di essere pagate. Per essere ancora più chiari in ordine all’entità della esposizione finanziaria dell’Ente, nei dodici giorni di emergenza, superata a fatica ma senza i disastri verificatisi in altre regioni del Paese, le imprese impiegate nelle attività di sgombero della neve dalla sola Provincia di Potenza hanno accumulato crediti per oltre 1 milione di euro. Con queste premesse, ed in assenza di copertura finanziaria certa in bilancio, si può stare tranquilli e pensare che sarà semplice gestire in maniera ordinaria il piano neve per tutto l’inverno su 2.600 km di strade provinciali?

La comunicazione della verità, e la consapevolezza dei limiti della capacità finanziaria ed organizzativa del proprio Ente, non può considerarsi esternazione irresponsabile, costituisce invece un doveroso atto di onestà politica e di serietà amministrativa che può concorrere alla soluzione del problema quando l’autunno è ancora una prosecuzione dell’estate e il contributo di tutti gli altri soggetti istituzionali competenti è ancora possibile.

Rispetto, invece, alle riflessioni proposte sulla mancata autoriforma del Parlamento e dell’immobilismo del Governo sulla materia ribadisco il pensiero già espresso nella precedente comunicazione: in un contesto di drammatica emergenza nazionale non possono continuare ad esistere santuari della democrazia inviolabili, ed immuni ad ogni cambiamento, ed altri annullabili, vilipesi e delegittimati fino alla proposta di scioglimento anticipato dei propri organi democraticamente eletti dal popolo sovrano.

In ultimo, una personale puntualizzazione legata alla mia storia di amministratore pubblico e di uomo impegnato in politica, sempre contraddistinta da autonomia di pensiero ed azione: ho sempre scritto e detto quello che penso, assumendomi in pieno la responsabilità anche delle esternazioni che potrebbero essere considerate eccessive o provocatorie ma, garantisco, mai false o semplicemente strumentali.

26 ottobre 2012

Amministratore di voli...

di terre e di strade