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Upi Basilicata: un seminario sul nuovo regolamento europeo della Privacy

Il prossimo 25 maggio entrerà in vigore, con efficacia immediata, la nuova normativa europea sulla protezione dei dati personali (Regolamento n.679/2016 noto come GDPR).
Per analizzare le principali novità introdotte dal regolamento, l’Upi Basilicata, nel quadro di una serie di azioni formative promosse con l’Unione nazionale delle Province italiane, ha organizzato una giornata di studio, a cui ha partecipato un nutrito numero di segretari comunali, dirigenti, funzionari ed amministratori pubblici.
“La Provincia di Potenza – ha detto in apertura dei lavori il Presidente Upi Basilicata Nicola Valluzzi- è una delle tre amministrazioni provinciali italiane che sperimenta, assieme a 16 comuni ed al Dipartimento della Funzione Pubblica, azioni tese ad introdurre elementi di semplificazione nella gestione dei procedimenti amministrativi, al fine di migliorare il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. In tale quadro si inseriscono i percorsi formativi promossi dall’Upi regionale che hanno veicolato le novità più importanti introdotte dalle riforme degli ultimi 24 mesi”.


“Oggi – ha aggiunto – ci occupiamo della nuova disciplina della Privacy, la cui riforma è tale da comportare una vera e propria rivoluzione nella gestione del trattamento dei dati personali, soprattutto per gli enti locali e per le amministrazioni comunali”.
La principale novità introdotta dal regolamento è il principio di responsabilizzazione, che attribuisce direttamente ai titolari del trattamento il compito di assicurare ed essere in grado di comprovare il rispetto dei principi applicabili al trattamento dei dati personali. Fornendo un primo orientamento, il Garante per la protezione dei dati personali ha suggerito alle amministrazioni alcune priorità: la designazione del Responsabile della protezione dei dati, caratterizzato da indipendenza ed autonomia, l’istituzione del Registro delle attività di trattamento, la notifica delle violazioni dei dati personali.
“Se le Province, che nel tempo hanno sviluppato attività di monitoraggio dei propri patrimoni informativi, sono più facilitate nel rispetto degli adempimenti prioritari indicati dal Garante, per i Comuni, soprattutto per quelli di piccola dimensione (nel potentino 73 comuni non superano i 3000 abitanti), la situazione è molto più complicata. Le Province pertanto – ha concluso Valluzzi- proprio a partire dalle loro funzioni fondamentali in materia di assistenza tecnico ed amministrativa e di raccolta ed elaborazione dati, possono sviluppare, d’intesa con i Comuni, attività di supporto specifiche per presidiare la gestione delle informazioni e le attività di protezione dei dati”.
Durante il seminario sono stati affrontati, con gli avvocati Giovanna Ianni e Antonio Virgallita, vari temi: dalle sanzioni e responsabilità derivanti dalla mancata o incompleta applicazione della normativa alla figura del Responsabile della protezione dei dati ed agli adempimenti relativi al Registro dei trattamenti.
 “L'obiettivo – ha spiegato il direttore generale della Provincia Angelo Cucco, invitando la platea a guardare al nuovo Regolamento in un’ottica aziendalista - è quello di offrire ai partecipanti la possibilità di conoscere gli aspetti pratici della normativa, analizzandone il possibile impatto sui modelli organizzativi dei soggetti-pubblici e privati che verranno considerati titolari o responsabili del trattamento”.

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