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Nicola Valluzzi: Amministratore di voli, di terra e di strade
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Accademia per L'Autonomia. A Potenza primo corso su "La governance delle Province quali enti di secondo livello"

 Prospettive e futuro delle Province. Questo il tema chiave analizzato nel corso di formazione “La Governance delle Province quali enti di secondo livello”, svoltosi questa mattina a Potenza nella cornice del Museo archeologico provinciale.
“ Con l’evento formativo – ha spiegato il segretario generale Upi Basilicata Vito Mitro - ha preso il via un ciclo di incontri territoriali, promosso nell’ambito della seconda edizione di “Accademia per l’Autonomia”, un progetto realizzato da Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ed Upi (Unione province italiane), per mettere in rete intelligenze e competenze disponibili negli enti locali, nella P.a., nell’Università e negli istituti di ricerca”.


Nell’introdurre i lavori, il Presidente dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi ha ripercorso la storia degli ultimi anni delle Province, caratterizzati da una riforma sostanzialmente inefficace, nata in via transitoria per accompagnare l’abolizione delle Province ma non l’Ente intermedio fra Comuni e Regione, che si è dimostrato, alla prova della riforma, insostituibile. I tagli ai bilanci delle Province, sotto forma di prelievi forzosi sulle entrate, si sono dimostrati insostenibili per la tenuta di strade e scuole, fino a determinarne il sostanziale collasso in molti territori del Paese.
“La Legge 56/2014 – ha affermato Valluzzi - così come è non funziona. Sono inevitabili modifiche sostanziali per garantire rappresentatività a tutti i territori, recuperando il voto dei cittadini per restituire legittimazione ed autonomia finanziaria alle Province. È imprescindibile, inoltre, la programmazione da parte dello Stato di un piano straordinario di manutenzione di strade e scuole per recuperare le criticità indotte”. Valluzzi si è infine soffermato sul nuovo volto che le Province dovranno assumere nel futuro, declinando concretamente quel livello integrato di governo che la stessa L. 56 assegna loro, a partire dal superamento delle autorità d’ambito e dei consorzi territoriali preposti alla gestione di beni e servizi pubblici, rafforzando le funzioni di supporto ed assistenza tecnica ai comuni e realizzando le stazioni uniche appaltanti di ambito provinciale.
Su tale argomento ha posto l’attenzione anche il Presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce, secondo il quale alle Province spetta il compito strategico di coordinare ed efficientare le funzioni dei comuni, dopo il sostanziale fallimento dell’esperienza delle unioni comunali.
Una visione condivisa dal viceprefetto di Potenza Francesco Mauceri, il quale ha evidenziato l’urgenza di restituire alle Province le risorse necessarie a garantire la gestione delle funzioni fondamentali in coerenza con l’art 119 della Costituzione.
L’origine e l’evoluzione della riforma e le prospettive del nuovo governo locale dei comuni e delle Province, dal punto di vista tecnico-giuridico, sono state oggetto delle relazioni del professor Marco di Folco (Università Tor Vergata di Roma) e del coordinatore nazionale dei segretari provinciali Alfonso De Stefano.

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